di Sergio Rizzo, Feltrinelli
Che cosa succederebbe se alle elezioni europee del 2019 il partito sovranista, ex partito del Nord, al governo insieme al succube partito populista, arrivasse a raccogliere il 72% delle preferenze? Tra fantascienza e preveggenza, catastrofismo e lungimiranza, Rizzo immagina la cronaca di due morti annunciate: quella dell'euro come moneta nazionale e quella dell'Italia come membro dell'Unione Europea.Sergio Rizzo, vicedirettore del quotidiano "Repubblica", vincolando strettamente immaginazione a dati incontrovertibili di realtà, prova a raccontare in questo libro quale storia avrebbe l'Italia se alle elezioni europee del 2019 il partito sovranista risultasse primo con più del 70% dei voti. Ipotesi plausibile, il tentativo di mantenere la promessa fatta da Matteo Salvini nel 2016: "Se la Lega va al governo, usciamo dall'euro", aveva detto. Dunque, dichiarazione di uscita unilaterale dalla moneta unica, con l'approvazione benevola della Russia, l'appoggio di Donald Trump e dei paesi del blocco di Visegrad, Ungheria in testa. La deriva ipotizzata da Rizzo è spread alle stelle, debito pubblico oltre il 150%, le banche sull'orlo del fallimento, aziende che chiudono, disoccupazione inarrestabile. Passerà, è un fuoco di paglia, dicono i sovranisti cercando di rassicurare il presidente della Repubblica, l'unico argine alla marea sovranista. Inizia a circolare la Nuova Lira che non vale niente, file ai bancomat vuoti, il sito archeologico di Pompei dato in concessione ai Russi, in vendita le isole di Pianosa, Asinara, Montecristo...
Un libro inquietante, da distribuire porta a porta se non fosse che la maggioranza degli Italiani – più del sessanta per cento, stima il Censis – sono analfabeti di ritorno o analfabeti funzionali, comunque non in grado di comprendere un testo complesso come un libro...