di Maggie O'Farrell, Guanda Editore
Questo romanzo comprende 17 racconti corrispondenti ad altrettanti incontri con la morte vissuti dalla narratrice, 17 episodi in cui la partita a scacchi con la nera donna armata di falce si conclude con la vittoria della protagonista, che può gridare con esultanza, riprendendo i versi di Silvia Plath,: "Io sono, io sono, io sono".Se la malattia colpisce una bambina di 8 anni e la porta a un passo dalla morte, se questa bambina, scampata per miracolo, si deve sottoporre ad una durissima riabilitazione, la sua esistenza non potrà non rimanerne segnata. Avrebbe potuto vivere con prudenza, cercando di evitare situazioni pericolose. Invece, considerando il suo essere ancora al mondo un dono inaspettato e prezioso, ha scelto di assaporare fino in fondo le occasioni e le avventure che la vita le ha concesso, al limite dell'incoscienza, sfidando il destino e "guardando la morte in faccia". Ora, a quasi 50 anni, la protagonista ripercorre con la memoria, s
enza seguire un ordine cronologico, fluttuando da un periodo all'altro della propria esistenza, queste esperienze drammatiche e personali, con sottili richiami tra una vicenda e l'altra e instaurando, pagina dopo pagina, un rapporto sempre più confidenziale con il lettore. Così i due racconti finali svelano le sofferenze più intime e profonde e danno senso ai capitoli precedenti.
Narrato in prima persona in modo intenso grazie ad una prosa asciutta, pulita, con un'aggettivazione assai scarna così da non cadere mai in un registro melodrammatico, il romanzo diventa un vero inno alla vita da dedicare ai propri figli.
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