venerdì 24 agosto 2018

La ragazza con la Leica

di Helena Janeczek, Guanda

Romanzo biografico imperniato sulla breve vita della fotografa Gerda Taro, compagna del più famoso Robert Capa, morta durante la guerra di Spagna in un tragico incidente. Racconto corale, diviso tra tre personaggi che hanno condiviso con la protagonista una parte importante della loro vita e che ne tracciano un ritratto fotografico, inquadrato per singoli momenti che non riescono tuttavia a coinvolgere il lettore in un quadro di insieme sufficientemente appassionante da dare calore ad un racconto che rimane sostanzialmente freddo. Il libro ha vinto il Premio Strega 2018.

Parigi, seconda metà degli anni Trenta. Tra i profughi tedeschi di origine ebrea che hanno trovato rifugio nella capitale francese spicca una giovane donna, bella, affascinante e allegra, che le tre voci narranti – una per ogni parte del libro – inquadrano come istantanee in piccoli momenti di una parabola di vita tanto interessante quanto breve. Gli amori, la vitalità, la frenetica passione per la fotografia, alimentata anche dall'unione con Robert Capa, il fotografo di guerra che diventerà il più noto del secolo, rendono Gerda Taro (al secolo Gerda Pohorylle) una donna eccezionale, che tutti ammirano ma che sembra sfuggire ogni tentativo di capirne veramente lo spirito, anche da parte del lettore. Più caratterizzati i tre narratori, il servile Bassotto, l'amica Ruth, il passionale Georg, che orbitano intorno alla coppia di fotografi come pianeti, vivendo di luce riflessa, ma suscitando maggiore empatia di quanto non riescano a fare i due protagonisti.

Giudizio sintetico: Fotografico




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