Le letture consigliate per i ragazzi vengono segnalate nei post con l'etichetta giovani.
Difficile il compito di suggerire letture ai ragazzi. Capita spesso di sentire sollecitare i giovani alla lettura garantendo loro che lo sforzo, la fatica del leggere, saranno ricompensati dalla possibilità di diventare in qualche modo “migliori”. Più maturi, più intelligenti, più capaci di esprimersi, più...
Questo atteggiamento degli adulti non solo è moralistico, ma è anche anacronistico, perché prescinde dal contesto comunicativo in cui si muovono i ragazzi. Essi, infatti, colgono le risposte immediate ai loro quesiti esistenziali, ai loro sogni, alle loro proiezioni dell’immaginario non nelle pagine scritte, ma sui social network, nei reality e anche nelle serie televisive.
A queste ultime, in modo particolare, la società contemporanea ha affidato il ruolo che in passato avevano i romanzi, quello di fornire modelli di vita e interpretazioni della realtà.
Perché pensare allora di suggerire dei libri ai ragazzi?
Non possiamo negarlo, siamo dei sognatori, innamorati della lettura: ci piacerebbe che la nostra passione contagiasse qualche giovane.
Le immagini si accumulano, colpiscono i sensi e non il cervello, stordiscono, al contrario della pagina scritta che richiede riflessione, concentrazione.
Un’immagine cancella quella che è venuta prima, una buona pagina non è mai “consumata” e proprio per la sua incisività, rimane nel tempo anche dentro di noi.
Il libro è pesante, dicono molti ragazzi. Ma leggere è una scoperta, obbliga a dei percorsi complessi, attiva l’immaginario.
Noi, in quanto educatori a stretto contatto con i giovani, non solo suggeriamo loro di accettare il confronto con i libri, ma azzardiamo, con il rischio di compiere qualche sbaglio, titoli e autori di opere in cui essi possano ritrovare realtà, vite e personaggi con i quali entrare in empatia.
Lanciamo delle bottiglie con dei messaggi e speriamo che qualcuno le raccolga.
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