mercoledì 7 novembre 2018

Castigo di Dio

di Marcello Introna, Mondadori

Noir storico corale ambientato a Bari durante la Seconda Guerra Mondiale, caratterizzato dall'assenza di un vero protagonista, se si esclude il caseggiato popolare teatro delle vicende, un palazzo-bordello realmente esistito e che è difficile non associare ai quartieri degradati dei giorni nostri descritti dalle inchieste televisive. Il libro naviga tra romanzo storico e fiction noir senza riuscire a prendere una posizione che coinvolga, tuttavia offre interessanti spunti su un territorio e una fase bellica poco sfruttati dal punto di vista letterario.

Il castigo di Dio del titolo è Amaro, il boss della "Socia", un palazzone-bordello a più livelli realmente esistito, che si configura come un Inferno dantesco al contrario e nel quale salendo i vari piani aumenta la gravità delle attività criminali che vi si svolgono. Attorno al rapimento di una ragazzina figlia di un proprietario terriero ruotano vari personaggi: una prostituta letterata, ex maestra costretta a vendersi, un fabbro carismatico, un giornalista a caccia di scoop, due bambini orfani e sfruttati, un prefetto fascista colluso, ma soprattutto una Bari vittima prima del giogo fascista, poi dell'occupazione alleata. La Socia diventa la costruzione-ghetto dove confinare la prostituzione di basso livello, i più disperati e gli umiliati, rendendoli subalterni di una banda criminale senza scrupoli che li sfrutta in modo brutale e che approfitta della Guerra per arricchirsi. La mancanza di un protagonista vero lascia comunque orfano il libro dell'empatia necessaria a farlo decollare, sebbene le premesse di originalità e struttura narrativa ci siano tutte.

Giudizio sintetico: Acerbo

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