martedì 25 settembre 2018

L'ombra

di Roger Hobbs, Einaudi

Thriller tradizionale americano alla Cormac McCarthy, con un protagonista capace di trasformarsi in qualsiasi individuo in pochi secondi, alterando postura, voce, persino età. La sua ossessione per lo scomparire dalla scena è la ragione per cui si trova coinvolto in una rapina finita nel sangue alla quale non ha partecipato, ma è anche l'obiettivo cui tendere per salvarsi allo scadere delle 48 ore entro le quali deve terminare la sua missione.

Un protagonista che non ha nemmeno un nome, perché come un Petrolini criminale sa trasformarsi rapidamente in qualsiasi individuo voglia diventare, mimetizzandosi con pochi cosmetici e molto talento per scomparire velocemente. Per mestiere, risolve problemi senza porre limiti alla propria autonomia, e per questo viene incaricato da un boss con il quale è in debito di ritrovare un bottino scomparso e di provenienza federale, frutto di una rapina finita nel sangue. Unico limite, 48 ore, dopo le quali il denaro diventerà inservibile perché verrà distrutto da un sistema automatico, un misto di esplosivo e inchiostro indelebile. Appena arrivato ad Atlantic City, teatro della rapina, inizia un carosello di agenti FBI, delinquenti e trafficanti che ruota attorno al protagonista e gli lascia poco spazio per agire come vorrebbe, un'Ombra che si muove lontano da sguardi indiscreti. E su tutto, il sospetto che l'incarico sia legato a sospesi del passato. Coinvolgente per gli amanti del genere, con una narrazione tesa che offre anche interessanti spunti tecnici non ovvi.

Giudizio sintetico: Dileguato

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