di Simona Vinci, Einaudi

Angela è una ragazza che ha trovato un'attività umanitaria che le permette di ultimare la tesi rendendosi utile. È da poco scoppiato il caso dell'ospedale-lager di Leros, denunciato dalla stampa britannica, e sono molti i volontari che da tutto il mondo sbarcano sulla sperduta isola del Dodecanneso per prestare aiuto alla struttura psichiatrica. Ma la realtà in cui Angela si imbatte è oltre ogni più nera previsione: una piccola violazione delle regole la farà imbattere in una serie di documenti sconosciuti che raccontano di vite dimenticate e violenze rimaste impunite, dove non si riesce più a distinguere tra vittime dell'Uomo e vittime del Potere, in un carosello di disperazione dove non c'è più molta differenza tra i "normali" e gli "altri". Le vite di Stefanos, dissidente confinato, della disgraziata Teresa, che dorme solo negli angoli, del bimbo muto Nikolaos/Temistocles, che conosce l'isola come le sue tasche, saranno per Angela il biglietto di ingresso in una dimensione che ne condizionerà il presente e il futuro.
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