domenica 16 settembre 2018

Un giorno quasi perfetto

di Mareike Krugel, Mondadori

Tutto in ventiquattr'ore, un comune venerdì. La protagonista, una donna di quarantanni, moglie e madre di due figli, affronta i suoi impegni quotidiani, cercando di conciliare il proprio lavoro, i problemi dei figli, il rapporto con il marito in attesa di un tranquillo fine settimana. Ma a volte i progetti si scontrano con la realtà e giunge il momento di guardarsi vivere e riprendere in mano la propria storia.

Lubecca, giorni nostri. Katharina, affronta con coraggio la giornata. Deve allontanarsi di corsa dal lavoro e andare a prendere a scuola la figlia, sofferente di disturbi comportamentali, che ancora una volta ha un'emorragia dal naso, che lei stessa si è procurata. Poi aiutare il vicino che si è ferito con il tagliaerba, conoscere la nuova fidanzata del figlio, prepararsi ad un fine settimana senza il marito che si fermerà anche nel fine settimana a Berlino, dove lavora. Esigenze degli altri. Corse da una parte all'altra che le impediscono di pensare, anche al male – un tumore al seno – che cova dentro di lei. Ma questo venerdì il pensiero della malattia, di cui non ha parlato a nessuno, e il ricordo dei momenti critici del passato muovono la sua mente alla ricerca di un senso da dare alle scelte compiute e  di un modo di affrontare  un domani incerto e doloroso.

Giudizio sintetico: Ventiquattr'ore

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