lunedì 6 agosto 2018

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di Paul Auster, Einaudi

Una lettura impegnativa, vero e proprio esperimento metanarrativo di quasi 1000 pagine ambientato negli USA nel periodo che va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale agli anni successivi  al Vietnam e alla rivoluzione studentesca. Come nel famoso film Sliding Doors, da uno stesso esordio narrativo si aprono 4 storie possibili, 4 destini alternativi raccontati con uno stile classico, ma che mettono in crisi il lettore, chiamandolo a riflettere sull'influenza dell'ambiente e sull'ineluttabilità del destino, sulle scelte di vita, ma soprattutto obbligandolo ad una difficile scelta personale, anche considerate le dimensioni del volume: come procedere nella lettura?

Un libro che si può leggere in molti modi: dopo il necessario prologo del capitolo 1.0, la storia di Archie Ferguson si dipana in 4 sviluppi diversi, che procedono nei capitoli 1.1, 1.2, 1.3, 1.4. Quattro storie che differiscono tra loro, ma nelle quali ricorrono gli stessi ambienti, gli stessi personaggi, lo stesso profilo del protagonista, lo stesso preciso e ben raccontato contesto storico. Procedendo, ognuna delle storie si sviluppa autonomamente (per esempio, il "primo" Ferguson è raccontato nei capitoli 2.1, 3.1, 4.1 ecc; il "secondo" Ferguson procede con 2.2, 3.2 ecc., e così via). Già dopo le prime 100/200 pagine al lettore viene quindi spontaneo chiedersi se leggere tutti i capitoli in parallelo, seguendo i vari Ferguson nelle loro vicende seguendo il principio sincronico stabilito da Auster con l'impaginazione, o se leggere prima tutta la storia del Ferguson 1, poi tutta quella del Ferguson 2, e così via ... oppure, ancora, seguire il/i protagonisti in modo disordinato (scelta non da escludere per le prime fasi), leggendo un periodo iniziando da un Ferguson e nel periodo successivo iniziando da un altro... Sicuramente Paul Auster è un grande narratore, usa uno stile classico ma la struttura stessa del romanzo – anzi, dei 4 romanzi al suo interno – è abbastanza innovativa da far interrogare il lettore sull'ineluttabilità di alcune fasi del destino: tutti i Ferguson sono infatti sportivi, tutti si innamorano della stessa ragazza, tutti studiano e scrivono, tutti – però – lo fanno in modo totalmente diverso, smentendo contemporaneamente sia il più fatalista che il più darwiniano dei lettori.
Da leggere con almeno 4 segnalibri sottomano.

Giudizio sintetico: Modulare

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