di Michela Murgia, Einaudi
"Fascista è chi il fascista fa" evoca nel sottotitolo il Forrest Gump che campeggia sulla copertina di questo piccolo ma appassionato libro, ironica guida che spiega le caratteristiche del successo della nuova estrema destra dei giorni nostri.Raccontato come un'ironica apologia del fascismo da un'autrice convintamente democratica, in realtà il libro è un vero e proprio saggio politico che pone interrogativi non banali sull'avanzata politica delle nuove destre, senza fare sconti né ai nuovi "fascisti", né agli intellettuali di sinistra che – almeno nelle intenzioni dichiarate – si propongono di rappresentarne l'alternativa.
Basta una rapida scorsa all'indice e a qualche pagina del testo per capire quanto l'analisi dei nuovi fascismi sia precisa e attuale, dipinta con uno stile propedeutico estremo che sottolinea come la vera ironia sia raccontare le opinioni dell'altro con la sua stessa lingua, facendo in modo che siano le sue stesse parole ad evidenziarne le contraddizioni. Tuttavia, un livello più profondo emerge da un esame più attento: a scavare nell'inconscio, forse tutti sono un po' fascisti, e la vera scaltrezza del nuovo corso della destra è proprio quella di riuscire a portare alla luce il "cuore nero" di ognuno, un'anima che a dispetto delle dichiarazioni più politically correct viene messa a nudo con fredda evidenza dal curioso "fascistometro" che chiude il libro e che lascia dubbioso e stupefatto anche il lettore di sinistra più sicuro delle proprie convinzioni politiche, tanto da spingere l'autrice a fornire un'interpretazione guidata dei risultati.