venerdì 19 luglio 2019

Nebbia e cenere

di Eraldo Baldini, Einaudi

Il racconto dello sviluppo di un'ossessione che condiziona la vita, impedendole di svolgersi secondo una progressione armonica. Anche se nel lavoro e nel coinvolgimento personale nei problemi altrui il protagonista trova una blanda forma di distrazione che lo aiuti a capire se stesso e gli altri, i suoi fantasmi sono perennemente lì a ricordargli quanto sia difficile sfuggire al proprio autolesionismo.

Bassa padana, inizio millennio. Bruno è l'autista dello scuolabus di un piccolo centro sperduto nella pianura, un luogo in cui il maltempo sembra eterno e destinato a riflettere il suo dolore per un amore finito ma non dimenticato. Le vite e i problemi – piccoli e grandi – dei bambini e dei ragazzi che salgono sullo scuolabus e che in Bruno trovano spesso l'appoggio che non hanno a casa si alternano ai ricordi del protagonista, in un crescendo di ironia e dolore che cattura per il suo riuscire ad essere il male di Bruno e di tutti gli sconfitti che non hanno perso la propria allegria apparente, tenera e triste ballata di chi non sa sfuggire ai ricordi e alle passioni sbagliate. Breve e stringato, un racconto che dipinge con i colori della simpatia la strutturazione di una delle tante tragedie che passano – o potrebbero passare – periodicamente in cronaca.

Giudizio sintetico: Eziologico



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