lunedì 16 settembre 2019

Ogni riferimento è puramente casuale

di Antonio Manzini, Sellerio editore

Sette racconti incentrati sulla scrittura e sulle attività redazionali, pillole grottesche che deridono il mondo della narrativa e i suoi protagonisti. Sullo sfondo, l'amarezza per un mondo culturale che va deteriorandosi, svilito dalle logiche commerciali del moderno marketing e dall'abbandono della lettura da parte dell'utente medio italiano. Tra il disperato e il faceto, la consapevolezza di appartenere ad un settore in pieno naufragio, ma del quale il mondo non può ancora fare a meno.

Uno scrittore smarrito, un critico in crisi di coscienza, un'esperta di marketing alle prese con un autore importante, uno scrittore autoesiliatosi sul Gennargentu, un libraio senza clienti, la corvée delle firme con dedica e il problema dei ringraziamenti sono i protagonisti di questi – più o meno brevi – racconti  interamente dedicati al mondo dell'editoria. Nonostante gli aspetti più ironici e grotteschi, dalle pagine di tutte le storie qui messe in scena dall'ideatore di Rocco Schiavone emerge un unico grido di aiuto, quello di chi vorrebbe un ritorno alla purezza e all'originalità di una narrativa libera dalle logiche di mercato, ma che è ben consapevole che quelle logiche sono indispensabili, a meno di non uscire dal mercato e finire nel dimenticatoio (testimone ne è la presenza costante dell'autore ai primi posti delle hit di vendita ad ogni sua nuova pubblicazione).

Giudizio sintetico: Metaeditoriale

Nessun commento: