giovedì 29 agosto 2019

Le solite sospette

di John Niven, Einaudi

Più che un romanzo, questa potrebbe essere la sceneggiatura di un film hollywoodiano comico-grottesco, soprattutto per le descrizioni in presa diretta delle iperboliche gesta di quattro donne avanti negli anni che decidono per cause di forza maggiore di svaligiare una banca. Nella loro rocambolesca fuga, troviamo gli ingredienti di molti film di genere, compreso il poliziotto presuntuoso e inetto e la riscoperta di una voglia di "vivere alla grande" che si credeva perduta.

Una vedova londinese si trova di colpo a fare i conti con una spiacevole eredità (il totale tracollo economico) lasciatale dal marito, morto improvvisamente in circostanze molto imbarazzanti. Con altre tre – più o meno anziane – conoscenti, anche loro in situazioni disperate, decide quindi di rapinare una banca e, incredibilmente, il colpo riesce. La fuga rocambolesca le porta in Francia, dove le avventure delle ex-ragazze si faranno via via sempre più improbabili.
Leggero e grottesco, il libro segue un filone che ormai sta diventando un vero e proprio genere, il racconto comico-thriller che al posto di giovani protagonisti predilige arzilli vecchietti (in questo caso, tutte donne) fortemente caratterizzati e che ne combinano di tutti i colori. In questo caso la nota dominante è comunque il taglio decisamente "cinematografico" della scrittura, che sembra quasi il soggetto di un film.

Giudizio sintetico: Criminonne

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