di Pete Dexter, Einaudi
Romanzo americano di formazione, tenero, ironico e spiazzante, traccia la parabola di un giovane nel quale pochi confidano, soprattutto a causa della sua specialissima caratteristica di sapersi infilare in situazioni pericolose anche quando non è necessario. Su di lui, una famiglia con una madre sempre sofferente e un patrigno molto in gamba e dal quale Spooner è molto amato.Dagli anni '60 alla fine del millennio, si respira nel romanzo un apparente spirito autobiografico, evidente soprattutto nelle personalissime emozioni di Spooner e del suo patrigno Calmer, che sembrano tanto personali da apparire quasi come confessioni. In una famiglia con tre fratelli vicini alla genialità e un gemello nato morto a causa del suo cordone ombelicale, Spooner è costretto fin dall'infanzia ad un'indipendenza forzata, dovuta soprattutto ad una madre assente, travolta da un'asma continua e dall'incapacità di dare al secondo marito – Calmer – l'affetto che meriterebbe. Calmer, pratico ed eclettico, rimane quindi per Spooner l'unica figura di riferimento, anomala e con un ruolo genitoriale difficile da gestire. Oltretutto Spooner per tutta la vita e nelle diverse parti degli Stati Uniti in cui si trova a vivere, mantiene l'innata capacità di infilarsi in guai molto più grandi di lui, pur conservando nella sua incoscienza una vena ironica difficilmente ignorabile. È quindi con rassegnazione e un muto sorriso di comprensione che Calmer si trova di volta in volta a raccogliere i pezzi del suo figlioccio più scapestrato, la cui energia vitale è impressionante, e particolarmente evidente nell'incredibile capacità di riprendersi ogni volta dopo ogni crollo con un'aumentata voglia di vivere. E di ricacciarsi di nuovo nei guai.
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