di Karina Sainz Borgo, Einaudi

Adelaida è una donna appartenente a quella piccola borghesia che nel Venezuela della ripresa economica e del mercato libero si era costruita un piccolo mondo confortevole: qualche amicizia, un lavoro intellettuale, la compagnia domestica di una madre anziana in parte da accudire. Ma la crisi politica e finanziaria ha purtroppo precipitato il Paese nella corruzione e nella violenza, la madre si è ammalata gravemente, a stento si riescono ancora a trovare i generi di prima necessità e i medicinali necessari. Per sfuggire al dilagare dell'abbrutimento sociale e riuscire a sopravvivere, Adelaida dovrà abbandonare ogni legame, ogni ricordo, facendo appello agli unici valori che in un conflitto sociale riescono a garantire la sopravvivenza: assenza di scrupoli e freddezza.
Un romanzo scritto con forza, passione e con un impressionante realismo, che è anche un canto disperato per un paese travagliato che non riesce a trovare una propria stabilità e nel quale sembra che solo i soggetti peggiori riescano a prosperare.
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