sabato 12 ottobre 2019

Ogni piccola cosa interrotta

di Silvia Celani, Garzanti

Un romanzo di formazione in cui la protagonista – Vittoria –, una ventenne romana, comprende la necessità di ricucire i pezzi del suo passato per riuscire a formare la propria identità. Un percorso faticoso per accettare le proprie cicatrici interiori e farne un elemento di forza. Così il carillon della sua infanzia, ritrovato in cocci, con la tecnica giapponese del kintsugi può tornare intero e diventare, grazie ai ricami d'oro della colla, più bello e prezioso di prima.

Una storia che ha le sue radici nell'infanzia della giovane protagonista. Una ragazza bella, brava negli studi, con tanti amici, una vita molto agiata. Ha perso il padre quando era bambina, vive con la madre con cui ha un rapporto freddo e formale. È solo al ritrovamento del carillon rotto, risalente alla sua infanzia, che riaffiorano confusi ricordi del padre. Vittoria inizia a soffrire di crisi di panico, le manca il respiro, ricorre alla dottoressa Rosario, che nelle sedute di psicoterapia la guida a trovare la forza e la fiducia in se stessa per affrontare le verità della sua famiglia.
La protagonista racconta in prima persona la propria ricerca del passato, con una prosa lieve ma poco incisiva. Il romanzo risulta un po' scontato e il carattere degli altri personaggi, ad esempio quello della madre silenziosa e scostante, e quello del ragazzo moldavo Ion, da poco conosciuto, che le sta vicino e la sostiene nel suo percorso, risultano poco approfonditi così che i loro comportamenti si rilevano ma non si spiegano nella naturale complessità.

Giudizio sintetico: Adolescenziale

Nessun commento: