mercoledì 10 luglio 2019

Almarina

di Valeria Parrella, Einaudi

Due personaggi femminili al centro di questo romanzo: Elisabetta, docente di matematica, e Almarina, allieva. Il luogo d'incontro è il carcere minorile di Nisida, su un'isola del Mediterraneo, estrema propaggine di Posillipo. Due donne ferite dalla vita e sole, prive di un baricentro che dia loro un equilibrio emozionale e affettivo. Il loro incontro riapre le loro esistenze alla speranza.

Un romanzo breve e intenso. Un carcere minorile, quello di Nisida, con regole e norme rigide. Qui sono rinchiusi minorenni, che non possono mai tuffarsi in quel mare che circonda l'isola. Elisabetta Maiorano varca il cancello e supera il controllo delle guardie tutti i giorni, sentendosi in colpa, quasi avesse costruito lei quella struttura. È una donna di 50 anni che vive il dolore della perdita del marito, morto da tre anni. Ricordi, stati d'animo del passato e del presente si snodano comunicando al lettore la malinconia di un lutto non elaborato. Nel carcere arriva una nuova ragazza, una rumena di 16 anni, detenuta per furto, ma soprattutto per sottrarla ad una vita di violenze e soprusi maschili. Inizia un rapporto affettivo e di maturazione delle due donne, in particolare di Elisabetta che, attraverso le speranze sul futuro – ancora comunque vive in Almarina – si stacca pian piano dal passato e si riapre alla vita.
Una storia forte, di dolore, di resilienza, di drammi personali e collettivi, in cui le vicende sono sfumate per lasciare spazio ai pensieri, agli stati d'animo. La scrittura elaborata e immaginifica rende la lettura a volte non facile, ma contribuisce all'intensità della narrazione.

Giudizio sintetico: Resiliente

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