venerdì 5 luglio 2019

Tra due mondi

di Olivier Norek, Rizzoli

La "Giungla" è la baraccopoli di Calais, un pozzo di disperazione, oggi raso al suolo ma già in fase di rinascita, in cui si snoda una vicenda accattivante come i migliori noir francesi, ma che rimane soprattutto una testimonianza che sa toccare nel profondo.

Adam è un capitano della polizia siriana che in seguito ad una serie di situazioni pericolose è costretto a far fuggire all'estero la propria famiglia, scappando a propria volta tramite un percorso diverso da quello di moglie e figlia. L'appuntamento è a Calais, nella "Giungla" una baraccopoli sterminata in cui sono confinati migliaia di clandestini e nella quale Adam, mentre cerca disperatamente la sua famiglia, viene presto coinvolto in una brutta storia che ha per protagonista  un bambino abbandonato e dal passato misterioso. Ad aiutarlo, un tenente francese in crisi familiare, a riprova che le vere differenze tra gli uomini non sono quelle etniche e sociali, ma quelle legate all'integrità morale.
Un poliziesco anomalo che ci ricorda il mare di disperazione nel quale la realtà ha costretto sia gli abitanti di Calais, la cui economia è crollata da un giorno all'altro, sia – soprattutto – le migliaia di disperati pronti a rischiare la vita per cercare di raggiungere, con tentativi maldestri e preparazioni tecniche tanto raffinate quanto arrangiate, la tanto agognata "Youké", quell'Inghilterra che con il suo esasperato isolamento rappresenta un sogno irraggiungibile, ma possibile.

Un polar interessante, raccontato attraverso la rabbia e – soprattutto – la rassegnazione sia dei migranti che dei francesi, capace tanto di tenere sul filo il lettore per la trama ben congegnata, quanto di aprire una serie di interrogativi irrisolti sulla difficoltà di garantire sufficienti livelli di legalità, dignità e umanità nella gestione del problema clandestini.

Giudizio sintetico: Clandestinoir

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