sabato 21 settembre 2019

Il pianto dell'alba

di Maurizio De Giovanni, Einaudi

L'ultima ombra per il commissario Ricciardi, sottotitolo del romanzo, indica il calare del sipario sul commissario dagli occhi verdi. Occhi carichi di dolore come quelli di sua madre, dalla quale ha ereditato anche la terribile condanna di "vedere" i defunti nei luoghi in cui è avvenuta la loro morte violenta e di sentirne le ultime parole, quelle precedenti il loro spirare. Ultima puntata, dunque, anche se lo spuntare dell'alba con cui si chiude il romanzo può far pensare a una futura continuazione, magari con cambiamenti netti rispetto a questa serie che si chiude.

Luglio 1934, Napoli. Il fascismo mostra in modo sempre più evidente il suo essere violento e oppressivo, avvicinandosi alla Germania, in cui Hitler, preso il potere, ha appena organizzato la notte dei lunghi coltelli con l'eliminazione dei capi delle SA. A queste tragiche vicende si collega la trama gialla di questo romanzo: il maggiore Manfred von Brauchtssch, l'uomo che aveva corteggiato in passato Enrica, ora moglie di Ricciardi, viene ucciso e la messa in scena del delitto induce a ritenere colpevole Livia, vedova Vezzi, da tempo innamorata disperatamente di Ricciardi. Il commissario sta vivendo finalmente un periodo di vita felice accanto ad Enrica, sposata da poco più di un anno, ora prossima a diventare madre, ma, pur con i rischi che sa di correre data la natura politica del delitto, si sente di dover intervenire per aiutare Livia. Le nuove responsabilità, quella di marito e di prossimo padre, le parole di Enrica "Non dimenticarti di noi", provocano in Ricciardi una paura finora sconosciuta "Se hai qualcuno che ami, se qualcuno dipende da te, la paura è diversa. Cambia colore." L'indagine condotta dal Commissario, dal fedele brigadiere Maione e dal dottor Modo, fiero antifascista, accompagnato sempre dal suo cane, porta alla soluzione del caso. Il romanzo, ancora più dei precedenti, unisce ai caratteri del genere giallo una forte vena lirica, è un canto all'amore, segnato dal dolore.
Bel finale della serie, che si chiude con una nota di intensa malinconia.

Giudizio sintetico: Triste final

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