di Maurizio De Giovanni, Einaudi

Commissariato di Pizzofalcone. Si presentano il vicepreside e una docente di matematica di un Istituto Tecnico, una scuola difficile di Napoli, a causa di un'utenza spesso afflitta da problematiche familiari e sociali. I due informano i poliziotti della scomparsa di una collega, Chiara Firmiani, docente di Lettere, donna molto tranquilla e riservata, che da qualche giorno non si è presentata a scuola senza neppure avvertire, lei sempre puntuale e presente anche in caso di malattia. Chiara è sposata con Marcello Baffi, importante industriale, impegnato anche in attività politiche, che non ha sporto denuncia della scomparsa della moglie. La collega di matematica, amica e confidente della Firmiani, è molto preoccupata: già nei giorni precedenti la sparizione Chiara non sembrava più lei, si mostrava inquieta, ben diversa dalla persona serena che è sempre stata.
I Bastardi avviano l'indagine. Collabora anche la nuova arrivata, Elsa Martini, che sta sostituendo il vicecommissario Pisanelli, ricoverato in ospedale in condizioni precarie di salute, assistito con affetto quasi filiale dall'agente Aragona. Mentre l'indagine si snoda, svelando il mistero e i lati oscuri dell'animo umano alla base di comportamenti apparentemente inspiegabili, proseguono le vicende personali degli agenti ed emergono le difficoltà che ciascuno di loro deve affrontare per cercare di colmare i vuoti della propria esistenza.
Il romanzo, narrato con la prosa piana e a tratti lirica tipica dell'autore, conferma la gradevolezza della serie, risultandone forse uno dei capitoli più riusciti.
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