di Valerio Millefoglie, Einaudi

Un romanzo originale in cui il narratore, colpito da un grave lutto, la morte del padre, attua un'autoterapia. Per superare il dolore riprende le risposte date da diverse persone su quali fossero stati gli istanti felici vissuti da loro nel corso di una settimana. Nei tre anni precedenti aveva infatti compiuto una sorta di ricerca sul tema della felicità, proponendo dei questionari.
Dalle risposte emerge un quadro eterogeneo: istanti resi speciali da piccole e grandi cose come il cibo, il lavoro, la musica, i sogni.
L'idea dell'autore è originale e si inizia la lettura con entusiasmo,
pensando di definire i contorni della felicità; non è così. L'affastellarsi delle esperienze risulta invece un po' fine a se stesso e la lettura svanisce proprio come ogni attimo felice.
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