di Luca D'Andrea, Einaudi
Noir leggero con un'ambientazione singolare, quella di un paesino di alta montagna dell'Alto Adige. In un ambiente apparentemente idilliaco si dipana la strana vicenda di un americano sopravvissuto ad un incidente in alta quota che indaga su una strage dimenticata da molti anni, mettendo in gioco il suo stesso equilibrio psichico e i suoi affetti.Uno sceneggiatore televisivo americano di origine tedesca si trasferisce per amore in un piccolo paesino dell'Alto Adige in cui la vita si svolge secondo regole precise, dettate dalla tradizione e dalla necessità di accontentare i turisti, insostituibile motore economico della zona. Dopo essere sfuggito miracolosamente ad un tragico incidente alpino, Salinger deve rimettere in sesto la propria vita, appoggiandosi alla moglie, alla figlia di 5 anni e soprattutto al suocero, un pilastro della comunità montana della quale è entrato a far parte. Ma in Sud Tirolo l'appartenenza etnica non è uno scherzo, e se ne accorgerà allorché inizierà ad indagare su una strage avvenuta molti anni prima di cui non si è apparentemente occupato nessuno se non in modo superficiale. La ricerca della verità diventerà un'ossessione che porterà il protagonista a mettere in gioco la propria integrazione nella famiglia e nel microcosmo in cui vive. Lettura veloce, dalla trama singolare, ricca di colpi di scena, anche se molti dei personaggi vengono appena tratteggiati e avrebbero meritato un approfondimento caratteriale maggiore.
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