di Alessandro Robecchi, Sellerio
Ennesimo giallo che coinvolge, anche se questa volta in modo più marginale dei precedenti, l'autore televisivo Carlo Monterossi. In questo noir milanese Robecchi si orienta più ai dialoghi che non alla città, evidenziando comunque il forte contrasto tra i quartieri degradati dei più disperati e i palazzi signorili di chi abita la "città da bere". Un'occasione per chi non conosce i personaggi che fanno da contorno al simpatico protagonista, magari per andare a cercare altri titoli della serie.Un anello rubato, di cui si occupano Carlo Monterossi e il suo misterioso amico Oscar Falcone, detective improvvisati dalle mille risorse. Un misterioso killer che sembra uccidere senza motivo facoltosi uomini attempati, salvo poi lasciare la propria strana firma sul corpo delle vittime, braccato da una squadra di investigatori della polizia che ufficialmente non esiste. Un quartiere disperato in cui si muovono vari personaggi che cercano di mantenere un delicato equilibrio per non scatenare una guerra tra poveri. Tre storie che più slegate non possono essere e che man mano sviluppano tratti comuni senza che i protagonisti – quasi – se ne accorgano. Sullo sfondo, il circo mediatico di giornali e tv, con la Milano dei diseredati e quella dei manager rampanti che si fondono e si allontanano tra loro con la stessa velocità con la quale lo fanno i protagonisti.
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