di Gaetano Savatteri, Laterza
Non abbiamo più gli strumenti adeguati per capire la Sicilia di oggi. Letteratura, cinema, politica, non rendono più possibile capire la realtà di un'isola che tanto isola non è mai stata. In questo libro di incontri, ricordi, analisi politiche e pensieri in libertà, Savatteri prova a demolire la montagna di stereotipi che ruotano sulla sicilitudine e sui siciliani, approcciando il contesto da punti di vista inediti, dalla cucina all'analisi del successo di Montalbano.
La letteratura, il cinema, le stragi, i luoghi comuni hanno costruito negli anni un'immagine stereotipata sull'essere siciliani in Sicilia e nel mondo intero che male si attaglia alla realtà odierna di un'isola che non sa più in quale direzione spingersi, con un'immagine intrappolata tra il Gattopardo, compare Turiddu e Totò Riina.
Utilizzando come punto di partenza il 1992, l'anno spartiacque che ha segnato un vero punto di svolta per l'isola e per l'Italia intera, Savatteri analizza i molti aspetti del cambiamento siciliano, con un linguaggio splendido e accattivante che non fa sconti né ai siciliani, né al lettore. Imperdibile la prima pagina dell'introduzione, manifesto letterario dal taglio quasi futurista.
La letteratura, il cinema, le stragi, i luoghi comuni hanno costruito negli anni un'immagine stereotipata sull'essere siciliani in Sicilia e nel mondo intero che male si attaglia alla realtà odierna di un'isola che non sa più in quale direzione spingersi, con un'immagine intrappolata tra il Gattopardo, compare Turiddu e Totò Riina.
Utilizzando come punto di partenza il 1992, l'anno spartiacque che ha segnato un vero punto di svolta per l'isola e per l'Italia intera, Savatteri analizza i molti aspetti del cambiamento siciliano, con un linguaggio splendido e accattivante che non fa sconti né ai siciliani, né al lettore. Imperdibile la prima pagina dell'introduzione, manifesto letterario dal taglio quasi futurista.
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