di Carlo Lucarelli, Einaudi

Una lettura non datata e molto istruttiva, soprattutto per i giovani studenti che, per ragioni anagrafiche, non hanno vissuto lo strazio degli anni in cui la mafia sembrava potesse prendere il posto dello Stato occupandone tutti gli spazi istituzionali.
Si inizia dal processo a quelli che diverranno i più tristemente noti rappresentanti dei Corleonesi, che si trovano alla sbarra e vengono assolti perché ancora non esiste il reato di mafia, per poi ripercorrere in un unico filo conduttore le loro storie criminali e le storie dei rappresentanti dello Stato che li hanno combattuti fino agli ultimi anni del millennio. La narrazione sintetica, ordinata e strutturata in piccoli brani di storie personali, nello stile del Lucarelli conduttore, crea un'agile e sobria sintesi che condensa in meno di 100 pagine la memoria storica di un Paese ancora silenziosamente sotto assedio.
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