di Michel Houellebecq, La nave di Teseo
Il rifiuto delle emozioni nel tentativo di allontanarsi dalla delusione e dall'insofferenza, complice una piccola pastiglia di un medicinale antidepressivo assunta in dosi anomale. Il benestante protagonista decide scientemente di intraprendere un percorso di rinuncia che comprende anche la sessualità, ripercorrendo tuttavia con la memoria gli amori e le esperienze più importanti della sua vita mentre attraversa una Francia disperata almeno quanto lui.Florent-Claude è un solitario poco più che quarantenne, ben introdotto nella gestione agraria dei rapporti tra Francia e UE. Deluso da un lavoro remunerativo che però considera inutile, e dal rapporto con una donna giapponese allo stesso tempo arida e cinicamente disinibita, cerca di capire se gli è ancora possibile collocarsi socialmente e affettivamente in una realtà che non sente appartenergli più. La scoperta di una medicina in grado di spegnere l'ansia e di attenuare la disperazione, anche se a prezzo di una rinuncia inconcepibile in normali condizioni, lo spinge a ripercorrere la memoria della propria vita sessuale e affettiva mentre intraprende un viaggio di isolamento progressivo che ha molte analogie con la discesa smarrita di una Francia sperduta e depressa verso i conflitti – più che economici, estetico-sociali – che nella realtà storica sfoceranno, casualmente in contemporanea con la pubblicazione del libro, nelle rivolte dell'inizio del 2019 (ma che con il libro non hanno comunque quasi niente in comune).
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