di Maxence Fermine, Bompiani
Raccontino breve spacciato per romanzo, tenta di mischiare avventura e passione scegliendo come ambientazione la Cina nel periodo della Guerra dell'oppio. Articolato con capitoli cortissimi, può risultare una comoda lettura da viaggio, se il percorso non è troppo lungo.Charles Stowe è un esperto inglese di tè, proprietario di un'impresa commerciale, che ha deciso di intraprendere un viaggio nel Celeste Impero per raffinare la sua conoscenza di una bevanda che gli garantisce una discreta agiatezza. Siamo a metà dell'Ottocento, e cominciano i primi contrasti tra la Gran Bretagna e la Cina a causa della diffusione dell'oppio. Stowe è un individuo molto testardo, che cerca con caparbietà di trovare le piante e i sistemi di lavorazione più raffinati, ma questo lo porterà ad assumere rischi eccessivi e a provare una passione travolgente che lascerà un segno indelebile nella sua storia. I preamboli ci sarebbero tutti per la costruzione di un romanzo storico, ma la concisione e lo stile asciutto purtroppo sterilizzano il racconto, rendendolo poco più di un soggetto cinematografico.
1 commento:
Chi ha scritto questa recensione non è sicuramente uno scrittore affermato, né tantomeno un lettore accanito o concreto, in quanto nessuno che conosce la fatica della scrittura si permetterebbe mai di giudicare un'opera su un così raffinato argomento. Il nuovo spaventa noto e lo noto molto spesso. Io l'ho trovato molto accurato nei dettagli e sinceramente molto piacevole. Forse un po' affrettato verso la fine, è vero, ma solo chi ha a che fare con gli editori sa cosa significa, da una parte, dover consegnare un manoscritto terminato in tempo e fare i conti con la propria ispirazione dall'altra. Pertanto, considero questo libro degno di essere letto e definito ROMANZO, in quanto tale E' e dato che un editore come la Bompiani lo ha pubblicato, beh... ti consiglierei di rileggerlo con più attenzione e meno criticità, un po' di rispetto verso l'autore e magari un tantino di romanticismo non guasta affatto. La tua recensione è aspra ed inutile, non fa capire niente del libro, solo del tuo disprezzo verso i romanzi corti... non è detto che un romanzo è corto sia da buttare, basta vedere "Siddharta" di Hesse o in maniera attuale "Novecento" di Baricco.(Il genio sulla carta in entrambe le parti)... o semplicemente "Il piccolo principe".
E' chiaro e senza alcun dubbio, che l'autore sappia di cosa sta scrivendo e ne sia altamente informato, pertanto, boccio la tua recensione, pur non essendo nessuno, ma avendo appena terminato di leggerlo e a mente fresca, posso dire che spero con tutto il cuore che facciano un film sul romanzo "Opium", perché la trama merita di essere letta, vista e amata... come la Cina, come il The,come l'Oppio e... l'amore, che emette questo libro pagina per pagina.
#xoxo #opium #maxencefermine #recensione
M.M.
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