martedì 17 aprile 2018

Non camminerai più sola

di Lisa Wingate, Mondadori

Lo scandalo di Memphis, emerso negli anni '50 dello scorso secolo, riguardante l'Istituto per l'infanzia abbandonata del Tennessee di Georgia Tann che dirigeva un traffico illegale di bambini, è lo spunto reale di questo romanzo di indagine e di sentimenti che coinvolgeranno soprattutto le lettrici.

Giorni nostri, Carolina del Sud. Avery Stafford, trentenne procuratore federale appartenente ad una famiglia ricca e importante, affianca il padre malato nella campagna elettorale. In occasione della visita ad una casa di riposo, viene a contatto con una donna, che sembra riconoscerla e – soprattutto –riconosce un braccialetto di famiglia indossato da Avery. Questo incontro sollecita la sua curiosità, o forse solleva dubbi già presenti allo stato inconscio e spinge la giovane donna ad indagare sul passato della famiglia Stafford, anche col rischio di mettere in dubbio le proprie sicurezze e la propria vita privilegiata. Il romanzo alterna capitoli dedicati alla ricerca di Avery a capitoli narranti le vicende di Rill Foss e della sua famiglia, risalenti al 1939. Rill e i suoi fratellini vivevano su un battello sul Missisippi, l'Arcadia, sono stati strappati ai genitori quando questi si sono momentaneamente allontanati e portati nell'orfanotrofio del Tennessee della terribile Georgia Tann, dove hanno vissuto esperienze dolorose di dickensiana memoria. Le vicende dei due personaggi, Avery e Rill, troveranno un punto di incontro.
Il romanzo, pur mantenendo un taglio quasi di indagine giornalistica, crea partecipazione emotiva nel lettore soprattutto nelle pagine riguardanti la sofferenza infantile e spinge a continuare la lettura del romanzo all'inizio un po' noiosa e piatta.


Giudizio sintetico: Dickensiano

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