di Andrea Molesini, Sellerio

L'io narrante 17enne è solo una delle voci della famiglia che cerca di opporre una blanda resistenza, quasi un lieve boicottaggio, alle forze occupanti la villa padronale che rappresenta l'unico (o quasi) teatro di guerra di questo romanzo. Una famiglia di persone dal carattere marcato, dal nonno austero e sarcastico alla nonna elegante e raffinata che gestisce la resistenza della famiglia, dalla zia autorevole e coraggiosa alla domestica aggressiva e selvatica, che gestiscono la casa occupata. Per finire, la splendida e spregiudicata Giulia e un giardiniere misterioso, che tutto sembra tranne che una persona di servizio, che gestiscono le emozioni del giovane Paolo. Su tutto, l'andirivieni di personalità militari tedesche e austro-ungariche, raffinati ed eleganti quanto riluttanti - loro - a gestire con il pugno di ferro un'occupazione che sembra definitiva, ma per la quale la storia ha previsto un epilogo diverso. Uno scontro tra classi sociali prima ancora che tra eserciti, in cui le emozioni dei protagonisti, dall'amore, alla violenza, al patriottismo, devono sottostare alla discrezione imposta dalla guerra, ma talvolta possono anche esplodere, violente, come granate in una trincea.