di Giovanni Floris, Rizzoli

Roma, oggi. Un giornalista e blogger free lance che si arrangia con piccoli lavoretti – Antonio – incontra per caso un noto imprenditore di successo – Fausto – nel negozio di un barbiere di periferia. L'imprenditore è un uomo schivo che sfugge la notorietà e, anche per questo, rappresenta un importante punto di riferimento per il "mondo che conta": si dice persino che potrebbe diventare il nuovo sindaco della Capitale. Sospettando che stia nascondendo qualcosa di losco, il giornalista fiuta lo scoop e si mette alle calcagna di Fausto per scoprire quali siano le manovre oscure che l'uomo ha in mente. Gli avvenimenti travolgeranno entrambi, portandoli in una spirale di sospetti e illazioni che la scomparsa del barbiere renderà ancora più misteriosi.
Romanzo a due voci nel quale si alternano i due diversi modi di vedere il mondo dei due personaggi principali, fino ad un epilogo non proprio all'altezza delle premesse. Interessante comunque soprattutto per il quadro sociale, spaccato di un mondo nel quale la vera natura delle persone tende troppo spesso a coincidere forzatamente con la loro immagine pubblica.
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