di Michele Vaccari, Frassinelli
Un romanzo complesso, che mescola generi e temi diversi utilizzando modalità di scrittura differenti quasi ad indicare, nell'eterogeneità di argomenti e registri linguistici, la disarmonia del vivere. Un romanzo che rifiuta consolazioni e facili speranze.Gregorio Menclasi, protagonista del romanzo, è un giovane di Genova appartenente a una famiglia della media borghesia. Abile informatico, dotato di un'intelligenza fuori dal comune che ha reso il suo percorso scolastico molto brillante – ma nel contempo gli ha attirato gravi e ripetuti episodi di bullismo da parte dei coetanei –, riceve dalla sua docente di Economia la proposta di sostenere l'esame di ammissione al MIT, la prestigiosa Università americana. L'insegnante offre la propria disponibilità a guidarlo per un esito positivo della prova. Di fronte alla reazione negativa del padre, che non crede nella sua possibilità di affermazione, il ragazzo si ribella, chiudendosi nella sua camera, senza più uscirne. La sofferenza e il fallimento sono comuni a tutti i membri della famiglia Menclasi. Il padre è un genetista che ha fallito nel lavoro e nel rapporto con la moglie, che si stordisce con l'alcol.
La storia di Gregorio si intreccia con quella di una ragazza, Gaia, anch'essa con una situazione familiare disastrosa, un'esperta di informatica, che attraverso un'azione di hackeraggio ha cercato di farsi notare da Anonymous, per entrare a farne parte. Identificata e inseguita dalla polizia , Gaia viene aiutata dalla madre che le impone però un lavoro poco pulito. Sarà Gaia a tentare di reinserire nel mondo Gregorio, rimasto isolato per anni.
Un romanzo duro, a tratti quasi sgradevole, che tuttavia, grazie ad un linguaggio in sintonia con le diverse situazioni, lascia traccia nel lettore.
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