di Patrick Modiano, Einaudi
Romanzo di sapore para-proustiano, alterna piccole descrizioni di una Parigi nascosta, lontana dai cliché turistici, a ricordi sfumati di un tempo sentimentale ormai perduto: lo scrittore che tenta di ricostruire la storia della ragazza enigmatica e misteriosa di cui si era invaghito può anche incuriosire inizialmente, ma se si esclude il sapore nostalgico della prosa del premio Nobel, in realtà rimane poco da ricordare di una storia che non riesce ad essere abbastanza interessante.Uno scrittore dei giorni nostri, Jean, ricostruisce e rivive, con l'aiuto di un dossier ritrovato quasi casualmente, la sua storia con una ragazza misteriosa, Dannie, scomparsa a metà degli anni '60. Sullo sfondo, una Parigi poco conosciuta fatta di locali equivoci, case disabitate, strade buie in cui si muovono personaggi apparentemente normali, ma dall'aria oscura. Per niente impaurito, Jean ha da giovane frequentato questo ambiente per stare insieme alla donna, ma solo a posteriori prova a scoprire il mistero e l'identità di quella che si è rivelata una sconosciuta, smarrendosi nella confusione di nomi fittizi e misteri che il tempo potrebbe rendere più trasparenti.
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