di Caroline Vermalle, Feltrinelli
A dispetto della copertina e del titolo ammiccante, non è – solo – una storia d'amore destinata al pubblico femminile, questo libro breve e scanzonato imperniato sulle vicende di un protagonista (maschio) che non si ritrova più nella sua città, nel suo lavoro, nei suoi affetti, ma che proprio in seguito alla ripresa di un'attività tanto assurda quanto impossibile ritrova molte delle sue speranze, complici una città e delle amicizie che sono già – da sole – una storia d'amore.Guillaume è una guida professionista che la sera del suo compleanno riflette con gli amici di sempre su quanto sia diventato difficile presentare Parigi come i turisti vorrebbero apparisse, la metropoli con un cuore che batte pulsante tra spensieratezza e joi de vivre. Su tutti i suoi clienti sembra infatti aleggiare la "Sindrome di Parigi", una forma di depressione che avvilisce il turista per la delusione di non trovare nella realtà quanto idealizzato nelle fantasie precedenti il viaggio. Complice una serie di strane coincidenze e guidati dalla bella e frizzante Edie, che ha deciso di dare alla città l'ultima chance prima di abbandonarla per sempre, Guillaume viene coinvolto nel pazzo tentativo di mettere in scena per un'importante blogger giapponese in visita un teatrino delle migliori caratteristiche parigine, facendo leva su un mix di stereotipi e autentiche sorprese che lascino la giovane orientale fortemente e positivamente impressionata. Un racconto scanzonato tra amore per
Parigi e amore fine a se stesso, ma che non perde l'occasione di offrire qualche interrogativo sul destino che potranno avere le peculiarità nazionali in un mondo sempre più fragile e globalizzato.