di Lorenzo Marone, Feltrinelli
Un libro che regala un ritratto femminile di grandissima forza, dipinto con l'ironia e l'improvvisazione che solo in una città come Napoli possono trovare un riscontro ambientale e linguistico così azzeccato. Con leggerezza e con la colonna sonora di un Pino Daniele d'epoca, ci troviamo ad infilare come le perle di una collana una serie interminabile di pensieri, emozioni, spunti filosofici che sembra impossibile possano emergere in modo così potente da una scrittura tanto scanzonata.Luce Di Notte (un nome, uno spaccato sulla stravaganza del padre, che l'ha abbandonata ancora bambina) tira avanti tra alti e bassi nei Quartieri Spagnoli, schivando lascivi molestatori e lavorando come avvocato in uno studio legale da quattro soldi. Con una famiglia scassata, abbandonata anche dal fidanzato, ricostruirà faticosamente la sua esistenza legandosi ad un cane, ad un bambino al quale non dovrebbe neanche avvicinarsi, ad un anziano filosofo in sedia a rotelle appassionato di jazz, ad una rondine che non vuole volare e ad un artista di strada assieme al quale potrebbe volare lontano. In compagnia di questa galleria di strani personaggi dovrà vedersela con una pericolosa causa di affidamento, i fantasmi del proprio passato e i pericoli del presente, spinta solo dalla forza del proprio carattere e da un quasi inflessibile senso della giustizia. Quasi.
Nessun commento:
Posta un commento