di Wanda Marasco, Neri Pozza

Un racconto di tre generazioni di donne: la nonna Adelina, la madre Vincenzina e la figlia Rosa. La vera protagonista è la madre, che per sfuggire alla nonna e ad un futuro di poche speranze trova una via di uscita nel matrimonio con un ricco borghese messo in disparte – per sua stessa scelta – dalla famiglia di origine. Vincenzina si muove in un quartiere, la Sanità, che nelle scalinate verso Capodimonte trova il simbolo del proprio faticoso desiderio di innalzamento sociale, un microcosmo complesso e dialettale che la Marasco racconta con una ricchezza di linguaggio quasi barocca, alternando le forme più elevate al dialetto con la stessa naturalezza con cui intorno a Vincenzina ruotano i personaggi di un mondo eterogeneo incattivito dalla vita, dalla volgare matrona dei bassi, alla "guagliunera", all'intellettuale frustrato, agli snob di via Duomo. Una storia di donne e di miserie evitate al prezzo della propria emotività, dove l'unico sentimento che davvero vale è quello che spinge a garantire la sopravvivenza di chi si ama.
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