martedì 4 agosto 2020

Un giorno

di David Nicholls, Neri Pozza

Lo stesso giorno di ogni anno, a partire dal 1988 e fino alla prima decade del nuovo secolo, si raccontano le vite di un uomo e una donna tra i venti e i quarant'anni. Il lavoro, la società, la vita affettiva vivono in questo romanzo degli step precisi che tracciano la storia loro e della società, alcuni anni con vere rivoluzioni, altri trascinando il peso della continuità. Al centro del racconto, due anime diverse che avrebbero potuto prendere una strada comune e non l'hanno fatto, per scelta e per caso, ma che hanno un'affinità difficile da ignorare.

Due giovani sono a letto ad Edimburgo, il 15 luglio del 1988. Si sono appena laureati, hanno condiviso una notte appassionata, appartengono a mondi diversi, hanno prospettive per il futuro nettamente sbilanciate: lui è abbastanza ricco, disinibito e ottimista, e lo aspetta un periodo di viaggi e divertimento, poi si vedrà... Per lei, di famiglia più umile, la prospettiva reale più concreta è un lavoretto qualunque che le permetta di sbarcare il lunario e continuare ad arricchire una vita intellettuale attiva ma non redditizia. Due vite molto lontane tra loro, Emma e Dexter lo sanno, ma qualcosa di profondo li lega e li manterrà sempre in contatto fino al nuovo millennio e oltre: ogni anno, il 15 luglio, si ricorderanno reciprocamente di quella notte in cui si sono trovati e hanno confrontato i sogni, le speranze e l'allegria dei vent'anni.
Con un'ironia fine e delicata che non tralascia una velata e malinconica critica dei costumi, il romanzo racconta una storia di amicizia, amore e occasioni mancate nel quale solo il tempo riesce a dare un senso alla formazione dei protagonisti, spiriti affini che orbitano nella società inglese degli anni a cavallo del millennio come pianeti in continuo movimento, avvicinandosi e allontanandosi senza sosta.

Giudizio sintetico: Anniversarico

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