di Giampaolo Simi, Sellerio
Legal-thriller e nello stesso tempo romanzo di costume e di denuncia sociale, ma soprattutto una storia di uomini, donne ed emozioni in cui persone diverse vengono riunite a forza con un compito di enorme responsabilità, che le costringerà a cambiare le loro vite e i loro diversi modi di affrontare la realtà, trasformandole profondamente.Una giuria molto eterogenea viene nominata per giudicare un ricchissimo uomo d'affari accusato di aver ucciso la moglie e il giovane amico di lei in modo molto efferato. I giurati – una ex-miss benestante, una bibliotecaria femminista e punk, un recensore di videogame, un pensionato precisissimo e arrabbiato col mondo e una precaria insicura – provengono da ambienti, luoghi e generazioni diverse, ma dovranno convivere e confrontarsi sull'unica ragione che li accomuna: decidere se Daniel Bonarrigo, proprietario e manager rampante di una multinazionale dell'italian food, ha ucciso o meno la moglie Esther e il giovane restauratore Jacopo Corti in un impeto di gelosia. Ma chi sono in realtà i giurati, quali ragioni li spingono a orientarsi, nelle varie giornate di udienza, verso la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato? Con tutte le loro paure e i misteri che nascondono, diventano a turno protagonisti di una storia appassionante che si sviluppa sul doppio binario del dibattimento in aula e del difficile rapporto con gli altri, mentre gran parte della società li tiene sotto la lente implacabile dei media e i due giudici togati tentano in ogni modo di costringerli ad un necessario rispetto della forma per non invalidare il processo.
Romanzo gradevole e non banale, offre uno spaccato di varie problematiche umane e nello stesso tempo riesce a coinvolgere con la suspence di un legal thriller.