di Francesco Caringella, Newton Compton Ed.
Un thriller o "Un grande thriller", come recita il sottotitolo, ma anche un dramma familiare. Al protagonista, Antonio De Santis, rimangono 10 minuti di vita per capire quale dei suoi familiari gli abbia sparato e perché. Un romanzo che è anche un'estrema analisi di una vita.Antonio De Santis, settantenne imprenditore pugliese, è nella sua villa di Trani, seduto sul divano del suo studio, ascolta al buio un pezzo jazz col suo cane Nox, fedele compagno ai suoi piedi, prima di andare a dormire. Un proiettile lo colpisce alla nuca con un sibilo attutito dal silenziatore. La morte lo coglie di spalle, a tradimento. Antonio sente di avere ancora 10 minuti di vita e questi gli devono bastare per scoprire chi ha posto fine ai suoi giorni. Quella sera ha cenato con i suoi familiari, solo uno di loro poteva sapere dove ha nascosto la chiave dell'armadietto delle armi. E poi il cane non ha abbaiato.
È l'inizio di un'indagine su se stesso,sui propri rapporti con moglie e figli, condotta in modo onesto e lucido. D'altronde la situazione è tale da non permettere alibi o facili autoassoluzioni. Emerge la figura di un uomo autoritario, forse arrogante ma profondamente legato ai propri cari, certo a modo suo.
Un romanzo che si legge d'un fiato, scandito dal computo dei minuti che passano. Forse il finale è un po' deludente, ma questo non toglie al libro il pregio di una tensione mantenuta pagina dopo pagina.
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