giovedì 11 aprile 2019

Un po' di follia in primavera

di Alessia Gazzola, Longanesi

Protagonista del romanzo Alice Allevi, specializzanda in Medicina legale, capace di investigare e dare un contributo importante alle indagini condotte dall'ispettore di polizia Calligaris che, conoscendo il fiuto della donna, si avvale spesso della sua collaborazione. Un libro a metà strada tra il giallo e il rosa, reso gradevole dalla simpatia e dall'ironia, che sfuma spesso in autoironia, della protagonista.

Roma, giorni nostri. La giovane Alice sta per giungere al termine della specializzazione in Medicina legale. Qualche tempo prima della discussione della tesi, un caso attrae la sua curiosità e la spinge a trascurare un po' gli studi per seguire l'indagine sull'omicidio di Ruggero D'Armento, noto psichiatra e uomo dalla personalità carismatica, che era stato suo docente universitario. Mentre le indagini mettono a fuoco la figura della vittima e delle persone potenzialmente coinvolte nel suo omicidio, si dipana anche la storia personale di Alice. Fidanzata con Arthur, sembra ormai vicina alle nozze pur avvertendo che l'uomo, per vivere con lei, deve rinunciare a una dimensione della sua vita molto importante, vale a dire quel nomadismo che il suo lavoro di reporter finora ha comportato. Alice non può del resto negare a se stessa di essere attratta anche da un altro uomo, pur conoscendolo come persona egocentrica e poco affidabile. Forse per lei si tratta prima di tutto di crescere, maturare anche attraverso il dolore come saggiamente le suggerisce l'amata nonna.
Un romanzo di lettura assai facile, con una protagonista un po' stereotipata sul modello di personaggi femminili televisivi e cinematografici contemporanei, visti in modo ironico, giovani donne sensibili e capaci ma pasticcione e goffe, alla ricerca della propria strada nella vita.  Una lettura consigliabile soprattutto per momenti di totale relax, magari sotto un ombrellone, e per un giovane pubblico femminile.

Giudizio sintetico: Similfiction

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