di Rachel Cusk, Einaudi
Faye, la protagonista del romanzo, poco ci dice di sé. Riferisce degli incontri, delle persone con cui viene a contatto in occasione della sua permanenza ad Atene per lavoro, descrive talora con cura alcuni tratti fisici di costoro, riporta storie che le hanno narrato. Di lei sappiamo poco, spesso in modo indiretto. Si è separata dolorosamente dal marito, due figli a cui deve provvedere, una felicità passata di cui rimane una fotografia, testimonianza di una realtà che non c'è più.
Il romanzo è come un "resoconto" di queste giornate nel caldo afoso dell'estate ateniese, con qualche gita sulla barca dell'imprenditore che ha conosciuto in aereo, che le racconta dei suoi tre matrimoni e dei divorzi. Relazioni umane spesso dolorose di cui si nutre la letteratura. Ed ecco che vita e scrittura si fondono ed è difficile scorgere il confine tra le due. Sempre comunque, vivendo e scrivendo, si finisce per dare la propria versione dei fatti. La vera ricchezza sono solo i ricordi.
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