mercoledì 3 aprile 2019

L'educazione

di Tara Westover, Feltrinelli

Un romanzo di formazione, la storia, narrata in prima persona, della crescita e dell'emancipazione di Tara, autrice del testo, dalla famiglia mormone. Un romanzo lungo, potente e duro basato sui temi della difficoltà a rifiutare i modelli familiari, perdendo in questo modo l'accettazione e l'affetto dei genitori, e il bisogno di essere fedele a sé stessa.

Tara Westover, ultima di sette figli, appartiene a una famiglia di mormoni integralisti che vive ai piedi di una montagna dell'Idaho, soprannominata "Principessa". Il padre, fanatico e forse affetto dalla sindrome bipolare, non ha registrato i figli all'anagrafe, non li fa vaccinare né curare dai medici e li educa leggendo le Sacre scritture, non mandandoli a scuola e preparandoli alla vicina fine del mondo. L'uomo lavora in una discarica, recuperando metalli e facendosi aiutare dai figli, senza consapevolezza dei pericoli che possono correre. La madre, ostetrica e guaritrice con rimedi naturali da lei stessa preparati, segue le linee educative del marito e ritiene un dovere di fedeltà al coniuge non discostarsi dai suoi metodi per prendere le parti dei figli. A 17 anni, dopo anni di chiusura in questo mondo primitivo, segnato anche dalla violenza fisica e psicologica del fratello maggiore Shawn, Tara decide, grazie anche all'appoggio di un altro fratello, di iscriversi all'università Brigham Young presentandosi come privatista alle prove di ammissione. Laureata, vince poi una borsa di studio a Cambridge che le permette di mettere l'oceano tra sé e il suo passato. Le conoscenze, la riflessione critica, l'educazione trasformano Tara, che si vede diversa, ormai incapace di adeguarsi al mondo paterno. Un distacco necessario – ma non per questo meno difficile e doloroso – nella consapevolezza di una perdita totale e definitiva dei genitori e dei fratelli rimasti fedeli ai loro insegnamenti.
Un romanzo duro e aspro, scritto con la precisione dello storico, con notevoli capacità introspettive e con consapevolezza del proprio percorso formativo.

Giudizio sintetico: Emancipatorio

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