di Raffaella Romagnolo, Frassinelli
Un romanzo sull'infelicità di una famiglia apparentemente normale, tema ricorrente nel cinema e nella letteratura. In questo caso, tuttavia, l'atmosfera claustrofobica e le situazioni al limite della follia rendono la storia particolare, efficace e angosciante.Una località italiana non specificata, anno 2006. Una coppia sposata da più di 40 anni, lei Ines Banchero, lui Pietro Polizzi. Mentre un normale sabato sera la moglie è impegnata a cucinare, alle sue spalle il marito, colto da infarto, muore senza riuscire a chiedere aiuto, senza che lei se ne accorga. Questo è l'incipit di un romanzo che non fa sconti sul dolore che si nasconde dietro l'apparenza di una comune famiglia. Un'infelicità che si protrae negli anni, non trova soluzione e contamina la vita degli altri. Così i figli di Pietro e Ines, Vittorio e Riccarda, pagano le conseguenze di questa unione e dell'incapacità dei genitori di vivere con una sufficiente dose di serenità. Entrambi i figli sono segnati dal clima familiare. fatto di delusioni, rancori, sogni non realizzati, sia Vittorio – pur così amato e stimato dalla madre, per la quale è il figlio perfetto, quello che qualunque genitore vorrebbe avere – sia Riccarda la "figlia sbagliata", quella ribelle ai voleri materni.
Un romanzo in cui la storia si snoda alternando i piani temporali, dal presente ai diversi momenti del passato che hanno segnato la vita della famiglia e prodotto una sorta di spirale negativa che non lascia via d'uscita.
1 commento:
ottima recensione, corro subito a prenderlo!
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