di Maria Rosaria Valentini, Sellerio
Un romanzo particolare in cui il protagonista, Andrea, chiuso all'interno di un ospedale dopo un tragico evento, compie un viaggio dentro se stesso. Dolore, nostalgia, dubbi sono ora i compagni dei suoi giorni che scorrono tutti uguali, lontano dalle persone che ha tanto amato.Andrea si guarda allo specchio: non si riconosce più. Poi pian piano la consapevolezza ritorna e riaffiorano i ricordi del passato. Anche il momento di due anni prima quando, colpito da ictus, è caduto in un campo di grano privo di coscienza. Ricoverato in ospedale, privo di identità, chiamato da tutti Silos dal luogo in cui è stato rinvenuto, non riceve visite, non ha più contatti, parla solo con se stesso. Può interrogarsi sulla sua vita, soprattutto sulla separazione dall'amata moglie Ernestina e sul conseguente distacco dalla figlia, Preziosa. Ferite che sanguinano ancora. Andrea è però rimasto "offeso" dalla malattia. Parlare, camminare, cose prima scontate ora risultano difficili e incerte. Un dubbio lo tormenta: rivelare ai medici i propri miglioramenti o restare lo stordito che tutti credono che sia, chiuso in questo ospedale?
Un romanzo che la scrittura efficace e intensa, a tratti poetica, rende meritevole di lettura.
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