di Raul Montanari, Einaudi
Buon esempio di romanzo sui traumi della formazione, ambientato a Milano nella torrida estate successiva alla vittoria del Mundial '82. Le emozioni e la gioia di vivere di un gruppo di sedicenni ben caratterizzati si sviluppano nella costruzione di un punto di ritrovo anomalo, sulle rive di un naviglio, che diventa teatro del loro desiderio di indipendenza, ma che li vedrà travolti dalla violenza di un mondo che non sono ancora in grado di affrontare.Demo e Fabiano sono amici per la pelle, anche se le loro vite non potrebbero essere destinate ad essere più diverse: ma nell'estate del Mondiale di Spagna, soli in un agosto torrido in una città abbandonata, il loro sodalizio si concretizza nell'allestimento di un posto tutto loro, dove gestire la voglia di crescere, e che sistemano insieme agli amici Elia (detto il Profeta) e all'ombroso Ric. La comparsa di Valli, una bella ragazzina solitaria e selvatica, dà un'ulteriore spinta alla costruzione di una microcomunità utopica che sembra davvero "Il regno degli amici", ma che verrà travolta da eventi terribili che cambieranno per sempre la vita di tutti. Una lettura emotivamente coinvolgente e leggermente ironica, perfettamente ambientata sulle rive della "Martesana", un naviglio del capoluogo lombardo che ancora oggi non si discosta molto dalle caratteristiche descritte nel libro.
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