di Hanif Kureishi, Bompiani
Il senso della vita tutto in una notte, in un lungo monologo interiore che rappresenta la pragmatica dell'uomo contemporaneo. Niente Joyce, Schnitzler, Svevo, nessuna profondità di riflessione attraverso il guardarsi dentro, ma solo la superficie del discorso in sintonia con l'etica individualista del "cogli l'attimo", filosofia propria dei nostri tempi.Compiaciuto, narcisista, eppure vero, questo romanzo, o racconto lungo, di Kureishi parla di un uomo di oggi, Jay, che passa una notte a guardarsi prima di prendere una decisione che gli cambierà la vita. Non troppo però, perché in fondo si tratta solo di cambiare donna e liberarsi dei figli inseguendo il mito di una qualche felicità senza compiere alcuna rivoluzione dentro se stesso, senza davvero mettersi in discussione. Anche perché il viaggio che il protagonista della storia compie nel proprio passato è fintamente profondo.
Un romanzo questo che, con il suo linguaggio senza slanci e che tutto appiattisce, con le sue parole prive di pathos e la sua sintassi semplice, è una perfetta metafora dell'uomo "liquido" di oggi. Un libro da leggere per cogliere il mondo di oggi.