giovedì 8 aprile 2021

Una donna quasi perfetta

di Madeleine St. John, Garzanti


Secondo romanzo della scrittrice australiana St. John, dopo
Le signore in nero, più convincente del precedente per la costruzione più approfondita dei personaggi. Gradevole la scrittura, fluida e scorrevole, con una narrazione dotata di grazia e leggerezza che non scadono nella superficialità. Un libro che si legge velocemente ma che merita, poi, di rigustarne alcuni passi.
 
Londra, personaggi della middle-class, colti, quasi snob. Tre donne al centro della storia e un uomo, Simon. Le tre donne sono Flora, moglie di Simon, Lydia, amica di Flora, e Gillian, amante di Simon. Flora crede nel matrimonio, ha accettato i compromessi che ha ritenuto necessari per mantenere l'armonia familiare, rinunciando per Simon alla religione cattolica per seguire quella anglicana, preferita dal marito. Durante una vacanza in Francia con i tre figli, a cui il marito non ha potuto partecipare per impegni di lavoro, scopre il piacere di stare per tempi lunghi con loro. Simon, durante la lontananza della moglie, conosce Gillian, ne è attratto e inizia una relazione con lei che dovrebbe restare solo su un piano fisico. Gillian è una donna autonoma, che rivendica la propria capacità di controllare le emozioni per non legarsi troppo agli altri. Partner ideale dunque, se non che anche Gillian non è perfetta, e col tempo si lascia coinvolgere nella storia. La narratrice ci fa entrare nella quotidianità della vita matrimoniale di Flora e Simon, ricca di bugie e sotterfugi, in cui Flora si riavvicina al proprio credo cattolico e Simon, egocentrico ed egoista, si barcamena per mantenere quello che ha, non volendo rinunciare all'amante a cui è sempre più legato, né alla famiglia. Lydia, venuta a conoscenza casualmente della relazione, si pone il problema morale di rivelare o no la propria scoperta all'amica Flora. Vicende quotidiane, nulla di eccezionale, se non la capacità di raccontare con grazia e ironia le imperfezioni umane, creando personaggi autentici. 

Giudizio sintetico: Meritevole

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