sabato 3 ottobre 2020

Le regole degli amanti

 di Yari Selvetella, Bompiani

Non un libro rosa ma un decalogo di semplici regole, prescrizioni che due amanti già adulti si impongono e che descrivono con pagine personali a due voci ricche di emozioni e di passione, ma anche della consapevolezza che il sentimento vero vuole rispetto e condivisione, ma non può comprendere limiti, imposizioni, censure, né obblighi sociali che siano frutto della convenzione. La storia di un amore episodico e profondo, ma spesso egoista, vissuto in tutte le sue sfaccettature per dimostrarsi l'un l'altro, ma soprattutto a se stessi, che la vita può imporre il destino, ma non può privare l'individuo della sua pulsione affettiva ed erotica più innata.

Roma, fine anni '80. Iole e Sandro si conoscono da adulti, alle soglie dei 30 anni, quando già hanno avviato vite professionali e familiari che li incanalano lungo i binari della convenzione sociale e affettiva. Tra loro scocca una scintilla che non è – soltanto – una passione erotica, ma comprende anche una profonda intesa psicologica e culturale. Le due voci narranti hanno famiglie già avviate, con figli che amano e coniugi con i quali condividono intese più o meno profonde. Ma non si può rinunciare all'amore – perché anche senza dirselo apertamente, di questo si tratta – e quindi i due amanti iniziano una seconda esistenza, parallela a quella ufficiale, nella quale riverseranno tutti i loro desideri, sogni, confronti, costruendosi una passione priva di limiti convenzionali, esperienza concreta di quello che a loro manca e che sentono di non poter realizzare nelle rispettive famiglie. Con i capitoli organizzati in base al decalogo che si sono dati all'inizio della loro storia, Iole e Sandro dichiarano in una sorta di diario a due voci tutti i pensieri e i desideri di un uomo e di una donna che hanno deciso di voler vivere un'altra vita, pur non sapendo rinunciare a quella che hanno già, e che riescono, con la costanza e le difficoltà che la clandestinità impone, a condividere e descrivere con sincerità una scelta estrema che inizialmente appare priva di futuro, ma che invece si rivela tanto carica di emozioni e volontà da resistere al logoramento del tempo.

Giudizio sintetico: Clandestino

Nessun commento: