giovedì 8 ottobre 2020

Una Cadillac rosso fuoco

 di Joe R. Lansdale, Einaudi

Personaggi sconclusionati e disposti a tutto pur di emergere da una vita priva di prospettive, in un Texas della seconda metà degli anni '50 in cui razzismo e povertà dominano la società. I due protagonisti, tracciati con la crudezza e il sarcasmo propri dello scrittore texano, sembrano non saper opporre nessuna resistenza alle tragedie che li coinvolgono, restando impigliati in una tela che essi stessi si sono costruiti.

Ed è un venditore di auto usate con una madre alcolizzata e un segreto familiare ingombrante, Nancy una bella cliente con un marito difficile. Ed, reduce della guerra di Corea, ne ha viste troppe per lasciarsi coinvolgere in affari pericolosi, ma a Nancy, così affascinante e spregiudicata, non è capace di dire di no, anche perché lei sa come convincere chiunque. L'aggancio tra i due è dato da una Cadillac che il marito non ha finito di pagare e che Ed è chiamato a riprendere. Comincia così un piano assurdo e pericoloso che i due vorrebbero portare a termine per iniziare una nuova vita, agiata e priva di pericoli, ma le difficoltà iniziano dal primo momento e si susseguono a catena fino ad un finale ovvio ma proprio per questo imprevisto.
Come di consueto nei libri di Lansdale, il sarcasmo dei dialoghi mette a nudo caratteri dei personaggi che tracciano il quadro di un mondo di eterni adolescenti, con i sogni, la spensieratezza, la violenza e la totale assenza di consapevolezza che almeno anagraficamente dovrebbero invece avere. E che anche senza immedesimazione, li rende comunque simpatici al lettore anche mentre compiono i peggiori misfatti.

Giudizio sintetico: Perduto

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