di Akhil Sharma, Einaudi
Difficile sopravvivere a un colpo della sorte che distrugge sogni e speranze e lascia i componenti di una famiglia induriti e soli, ciascuno chiuso nel proprio dolore. Un romanzo per chi non rifugge dalla sofferenza e dallo sforzo di accettarla e farla diventare parte di sé.
La famiglia Mishra, padre, madre e due figli adolescenti, realizza il sogno di una nuova vita trasferendosi alla fine degli anni '70 dall'India agli USA. Entusiasmo iniziale per una esistenza più comoda, con l'acqua calda in casa, ma difficoltà ad integrarsi in una società con tradizioni e modi di vita diversi. Tuttavia, quando la domanda di ammissione alla Bronx High School del figlio maggiore Birju viene accolta, le difficoltà si stemperano e le prospettive di una vita più soddisfacente sembrano realizzarsi. Il tragico incidente di Birju, che lo riduce ad uno stato vegetativo, spezza ogni equilibrio: il padre si rifugia nell'alcol, la madre si indurisce e si dedica al solo figlio malato. Ajay, il figlio minore, voce narrante del romanzo, cerca una strada che gli permetta di sopravvivere e la trova prima nella lettura poi nella scrittura, che diventa lo strumento di liberazione della propria sofferenza e di accettazione di sé e delle proprie ferite.
Un romanzo autobiografico, potente grazie ad una prosa essenziale e sintetica priva di indulgenze sentimentali e di ornamenti retorici e, proprio per questi motivi, molto efficace.
Giudizio sintetico: Intenso
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