martedì 8 giugno 2021

I delitti della salina

di Francesco Abate, Einaudi


Giallo storico, ambientato nella Cagliari dei primi del '900, imperniato su un'indagine condotta da una donna giornalista, già solo per questo un personaggio inconsueto, ma ancor di più per l'origine "mezzosangue" cinese. Il mondo in cui si muove l'anomala protagonista viene ricostruito con notevole precisione storica, ma con lo stile caratteristico del thriller moderno, contrasto che potrebbe risultare spiazzante per alcuni lettori.

Clara Simon è una giornalista donna, relegata a mera correttrice di bozze per L'Unione, il giornale del capoluogo, a causa di alcuni articoli che non sono piaciuti ai notabili della città. Non manca però di scrivere i propri articoli, "correggendo" quelli di un collega amico di infanzia, con il quale vive un rapporto di amicizia molto stretto. Bella ed esotica, attira anche le attenzioni di un tenente dei Carabinieri appena arrivato nell'isola, proveniente da Napoli e fermamente convinto del proprio ruolo istituzionale. Con l'aiuto dei suoi due cavalieri, Clara cercherà di risolvere il mistero della scomparsa di alcuni miserabili piciocus de crobi, ragazzini considerati pedine da lavoro sacrificabili che vivono ai margini del mercato vivendo di espedienti.
Il romanzo altalena descrizioni storiche, contrasti sociali e fiction in uno strano connubio nel quale fanno capolino, senza mai risultare determinanti, anche piccole note sentimentali e brevi richiami alle discriminazioni razziali. L'estrema eterogeneità del racconto si rispecchia nella descrizione di una città, Cagliari, divisa in quartieri che cercano di conquistarsi le risorse di una promessa di sviluppo che appare imminente mentre sullo sfondo si affacciano le prime rivendicazioni di un proletariato logorato dalle condizioni di lavoro.

Giudizio sintetico: Rivendicativo

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